News 25 Luglio 2023

Agcom e la stretta sugli influencer: ecco cosa sta succedendo

L’Agcom, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha approvato una consultazione pubblica pubblicità per gli influencer

Anche gli influencer dovranno attenersi al Testo unico dei servizi di media audiovisivi, che tra i vari punti vede al suo interno la trasparenza e la riconoscibilità dei messaggi pubblicitari, la tutela dei minori e il divieto di messaggi discriminatori e di hate speech. L’Agcom ha infatti approvato all’unanimità una consultazione pubblica della durata di 60 giorni sulle misure necessarie a garantire il rispetto delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi da parte di Creator e Influencer.

Poiché i social media e il web hanno ormai pari impatto rispetto a TV e servizi on-demand, se non superiore, presto gli influencer potrebbero essere chiamati al rispetto delle medesime regole.

Cosa prevede la consultazione

Il primo step della consultazione sarà quello di stabilire i parametri per la definizione di influencer in grado di raggiungere il grande pubblico, paragonabili a TV o ai servizi on demand. Bisognerà quindi fissare dei floor per:

  • ricavi,
  • contatti,
  • engagement,
  • quantità di contenuti messi a disposizione degli utenti
  • altri fattori.

Tra gli obblighi previsti per legge troviamo:

  • l’iscrizione al Roc, il Registro operatori della comunicazione,
  • la Scia, segnalazione certificata di inizio attività,
  • la disciplina in materie di opere europee e indipendenti.

Al termine della consultazione, l’Agcom potrebbe varare delle Linee guida che influencer e creator dovranno seguire per essere a norma.

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Influencer in Italia: quanti sono?

Secondo alcune stime, in Italia ci sono 350mila influencer, con un giro di affari pari a 308 milioni di euro nel 2022 in salita per quest’anno del +13% (fonte: DeRev). I creator stanno scomparendo da Facebook, mentre Instagram e TikTok dominano in qualità di piattaforme preferite da creator, influencer e dagli stessi utenti.

Italia come la Francia?

Poiché l’impatto degli influencer e dei content creator è in crescita, alcuni Paesi europei stanno iniziando a muoversi per regolamentare l’attività di queste categorie professionali. A fare da apripista troviamo la Francia, che a giugno 2023 ha approvato una legge che vieta la promozione da parte di influencer di chirurgia estetica e sulla desistenza terapeutica. Anche i dispositivi medici, i prodotti contenenti nicotina e le scommesse sportive hanno ricevuto una stretta, poiché potrebbero essere pubblicizzati solo in quelle piattaforme che vietano l’accesso ai minorenni.

È ancora presto per capire se l’Italia seguirà la Francia su questa strada a livello normativo. Certo è che quella dell’influencer è una professione a tutti gli effetti e come tale deve essere regolamentata.


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Autore
Danilo Maimone
Ciao, sono Danilo e mi occupo di Social Media e Influencer Marketing. Lavoro con aziende, startup, imprenditori digitali e agenzie che vogliono sfruttare le potenzialità dei social.
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