
Facebook e Instagram a pagamento in UE: realtà o fake news?
Il New York Times ha pubblicato la notizia secondo la quale Meta potrebbe decidere di mettere Facebook e Instagram a pagamento in UE
Ebbene sì, questa volta sembrerebbe non essere una fake news. Nei giorni scorsi, il New York Times ha pubblicato delle indiscrezioni relative al nuovo modello di business che Meta potrebbe applicare in Unione Europea nel prossimo futuro, anche in risposta alle norme sempre più stringenti relative alla protezione dei dati personali e alla privacy degli utenti.
L’idea è quella di offrire Facebook e Instagram a pagamento a tutti gli utenti che desiderano eliminare la pubblicità dal feed (e da qualsiasi altro posizionamento), affiancandola all’attuale versione gratuita.
Il (possibile) progetto di Meta in Europa
Secondo le indiscrezioni pubblicate dal New York Times, quindi, saranno gli utenti a scegliere se vivere un’esperienza senza pubblicità, previo pagamento di un abbonamento mensile o annuale, oppure se continuare a utilizzare la versione free di entrambe le app, ma con la presenza di annunci pubblicitari esattamente com’è oggi. Al momento, Meta non ha confermato e nemmeno smentito la notizia, tantomeno sono stati resi noti altri dettagli come tempistiche di lancio oppure il costo dell’eventuale abbonamento.
Una nuova era per Facebook e Instagram
Indubbiamente l’idea di lanciare una versione a pagamento di Facebook e Instagram in Europa potrebbe rappresentare una svolta davvero significativa per Meta. Ricordiamo che, fino a non molti anni fa, nella homepage di log-in dell’app Facebook trovavamo la dicitura “Facebook è gratis e lo sarà per sempre”. La cosa è poi cambiata, perché per gli inserzionisti Facebook era tutto meno che gratis, e nel prossimo futuro potrebbe non essere più gratuita nemmeno per gli utenti, almeno per coloro che decideranno di non visualizzare più le inserzioni all’interno delle app.
Tuttavia si tratta di una scelta comprensibile, soprattutto in risposta alle crescenti preoccupazioni dei governi europei riguardo l’utilizzo da parte dei dati personali da parte della società.
Le indiscrezioni da parte del New York Times sono state pubblicate dopo che Meta, insieme ad altre Big Tech, si è adeguata agli obblighi previsti dal Digital Services Act. Tra le richieste, infatti, vi era l’inserimento della possibilità per gli utenti di scegliere la visualizzazione non personalizzata dei contenuti e dal 25 agosto, su Instagram è comparsa l’opzione dedicata proprio nella scheda Esplora, cliccando sui puntini in alto a destra. Insomma, Meta sta lavorando sodo per andare incontro alle pressioni crescenti dell’Unione Europea, anche in virtù del fatto che Threads, l’app rivale di Twitter, non è ancora stata rilasciata per il mercato europeo. Non ci resta che attendere per scoprire come finirà questo braccio di ferro silenzioso tra UE e Meta.
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